La viscosità dell’inchiostro dipende molto dalla temperatura alla quale viene stampato: nei periodi caldi esso risulta più fluido rispetto a stagioni fredde e, pertanto, usare la stessa quantità di diluente in entrambi i casi può portare ad avere differente viscosità dell’inchiostro. Poiché l’inchiostrazione è direttamente proporzionale alla viscosità (soprattutto nei sistemi di stampa con cilindro pescatore gommato) può accadere che, a parità di diluizione, si abbia differente carico di inchiostro.
Stampare a viscosità costante è un buon modo di lavorare, anche se non è sempre risolutivo: potrebbe essere necessaria elevata diluizione in inverno (con conseguente sensibile riduzione di pigmentazione), come bassa diluizione in estate.
Al fine di ottenere una maggiore riproducibilità di stampa occorre regolare la diluizione in modo tale da raggiungere la tonalità desiderata.
Nel caso di inchiostri formulati per stampa su carta e cartone, molto importante risulta anche la costanza delle caratteristiche del supporto da stampare (ad es.: assorbenza, tonalità di avana, livello di bianco…).